Il segreto? Creare con il cuore!

La spalla cotta di San Secondo “batte” nei tortelli di Valentina

di Eleonora Andena

I tortelli, si sa, sono uno dei piatti forti di Parma e della Bassa Parmense ma per Valentina, giovane blogger di Codogno con la passione per la cucina, sono molto di più.

 

«Ho assaggiato per la prima volta i tortelli alla spalla cotta di San Secondo al ristorante La Cantina Golosa (San Secondo Parmense) e li ho “sentiti battere” così forte che da quel giorno la mia passione per la cucina si è trasformata in molto di più» - spiega Valentina, impiegata in un’azienda del settore recruitment e ideatrice del blog “Creare con il cuore” in cui pubblica ricette e fotografie delle sue creazioni culinarie.

«Avevo dieci anni quando la passione per la cucina mi è esplosa dentro: ricordo che ero a casa mia e non riuscivo a staccare gli occhi dai movimenti di mia nonna che lavorava la pasta fresca. Da quel giorno ho deciso che avrei studiato per diventare chef e che, se ne avessi avuto l’opportunità, quella sarebbe diventata la mia strada». La vita lavorativa di Valentina però è stata differente da quel sogno, ma l’amore per il cibo e le sue abilità in cucina le hanno fatto guadagnare nel gruppo di amici il soprannome di “Cannavacciuola” (in onore di Antonino Cannavacciuolo il suo chef preferito). Una passione tutta amatoriale la sua e soprattutto segretamente custodita agli estranei fino all’incontro con i tortelli di San Secondo Parmense.

Da quel giorno, grazie anche ai consigli dello chef del ristorante “La Cantina golosa”, ha iniziato a pensare che il suo sogno di bambina non dovesse restare nascosto. Da qui nasce l’idea del suo blog “Creare con il cuore”.

Tutto da scoprire, tutto da osservare, tutto da gustare con gli occhi.

«Oggi, in occasione di questa intervista ho preparato una mia rivisitazione dei tortelli alla spalla cotta di San Secondo alla brezza di tartufo, un ingrediente che amo moltissimo - spiega Valentina - questa è una fotografia del dietro le quinte perché la preparazione in cucina è la parte che a mio parere richiede più cura e amore».

La spalla è ricavata dalla spalla anteriore del suino, la scapola, che dopo essere stata disossata, viene fatta riposare cruda negli aromi per 15 giorni. Trascorso questo periodo, la spalla viene legata a mano in modo da conferire al salume l’aspetto di una grossa sfera, quindi viene fatta stagionare per 25/30 giorni. L’ultima fase di preparazione della spalla cotta di San Secondo prevede la cottura per varie ore a bassa temperatura (circa 75° C) in acqua, vino rosso Fortanina e verdure. Il risultato è un salume tradizionale di Parma morbido, profumato e non particolarmente grasso che può essere degustato caldo o freddo. E che per qualcuno è stato così magico da estrapolare un sogno nascosto e renderlo un po’ vita. Il segreto? Il cuore dei tortelli in questo caso e creare con il cuore per Valentina!

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