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Bón Sant Iläri a tùtti
Il dolce del Santo Patrono
Nella giornata del 13 gennaio, Parma festeggia il suo patrono, Sant’Ilario da Poitires.
Come spesso avviene a Parma, città creativa Unesco per la gastronomia, cibo e tradizioni vanno a braccetto.
I parmigiani, in occasione della ricorrenza di Sant’Ilario, mangiano le famose “scarpette” solitamente accompagnate da un Malvasia dolce.
Si tratta di fragranti biscotti da forno, glassati e ricoperti da codette zuccherate che, nel rispetto della storia, assumo il profilo di una scarpetta. Si possono trovare facilmente in bar, panetterie e pasticcerie della città.
Come ogni tradizione che si rispetti, questi dolcetti si dovrebbero consumare non il 13 gennaio – giornata del Santo patrono - ma il giorno dopo, proprio per chiudere in bellezza (o dolcezza) le celebrazioni del Santo.
Come nascono questi biscotti? Devono la loro nascita alla leggenda di Sant’Ilario.
Si racconta che, di ritorno dall’esilio, il vescovo Ilario facesse tappa a Parma. Una breve sosta per riscaldarsi nel gelido inverno.
Un ciabattino, notò che le scarpe del sant’uomo erano in pessime condizioni, quindi, mosso da carità cristiana, decise di donargliene un paio nuovo.
Con il nuovo paio di scarpe, Sant’Ilario poté riprendere il viaggio con maggior comodità. Miracolosamente, il mattino seguente, il ciabattino trovò al posto delle scarpe usate del Santo un paio di scarpette d’oro.
Ingredienti delle scarpette di Sant’Ilario:
· 800 gr di farina
· 160 gr di uova
· 65 gr di tuorlo
· 400 gr di burro
· 1 bacca di vaniglia
· 1 limone grattato
· 320 gr di zucchero a velo
· 10 gr di sale
· 10 gr di lievito per biscotti Per la ricetta completa seguire la preparazione della Pasticceria Battistini di Parma.