A tavola con Virginia Woolf da Antichi Sapori

Un'esperienza che fa viaggiare la memoria

di Anna Sveva Pasquinelli

 

 

Pieno di entusiasmo e timida cordialità.  E’ Davide, patron di Antichi Sapori dal 1995. All’inizio il tipo di cucina era tipicamente parmigiana, tramandata soprattutto dalla mamma Teresa. La storia di questa trattoria, a pochi km da Parma, inizia nel dopoguerra come osteria sempre aperta, pronta ad accogliere i “cittadini” per uno spuntino, oppure i compaesani per una partita a bocce o a carte.

Trovarsi seduti ad un tavolo, in un ambiente tranquillo e raffinato, sorseggiando un buon calice di rosso con l’aria che profuma della fragranza del tortino di cipolle caramellate con mousse di parmigiano che riposa sul tavolo: può essere l’inizio di un’esperienza culinaria che fa viaggiare la memoria. I ricordi dei pranzi domenicali in famiglia.

Virginia Woolf scrisse “ Uno non può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non ha mangiato bene”.

E’ proprio questo pensiero che ispira lo staff della trattoria Antichi Sapori: coccolare il cliente nel momento più piacevole della giornata con pietanze tipiche del territorio e ambiente familiare. Appagare il palato e la memoria con piatti tipici, preparati con attenzione alla tradizione, ma serviti con impiattamenti moderni, sono i punti cardine di una cucina del territorio.  Che però guarda avanti e si guarda intorno. Che ripropone una lunga tradizione culinaria parmigiana, grazie alle ricette tramandate di generazione in generazione. Ma che non disdegna rivisitazioni e accetta sfide innovative. Che variano in base alla stagionalità delle materie prime, con attenzione alla freschezza e alla qualità. Con un’impronta di gusto decisa e leggera. In ossequio anche alle tendenze d’oggi che devono coniugare gola e dieta

Tortelli d’erbetta, trippa, anolini e un’infinita sfilata di piatti tipici che esce dalla cucina, trasportano i clienti in altri tempi.

Quando dalle cucine della memoria arrivava il profumo del pranzo quasi pronto, il rumore delle stoviglie in sala da pranzo e si intravvedeva il tavolo della cucina ancora imbiancato di farina e il mattarello usato per tirare pasta fresca. Rognone di vitello e polpo arrostito, per citare due piatti di una lista affollata, che danzano fumanti sui piatti portati dai camerieri, ci dicono invece che siamo nel posto giusto per mangiare bene e quietamente.

Trattoria di tradizione, ma con accentuato tocco di modernità, che appaga e concilia  piacere e leggerezza. Talchè al termine del pasto può capitare di trovarsi in compagnia di un pupazzo di neve, che con occhi cioccolatosi ci osserva incuriosito dal piatto. Un corpo tondo e soffice, che solo una volta assaggiato si comprende essere fatto di mousse al cioccolato bianco, gelato allo yogurt e crema di yuzu.

La trattoria Antichi Sapori di Davide Censi è un posto consigliato per scoprire la natura gastronomica della capitale italiana della cultura 2021 e gustare appieno nell’atmosfera e nei profumi di un tempo, rivisitati in chiave moderna, il sapore di una città in movimento

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